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Ideazione e coreografia: Mosè Risaliti
Danza: Sara Campinoti e Sofia Sguerri
Suono: Tommaso Fattori, Moallaseconda
Luci: Marco Santambrogio
Scenografia: Eva Sgrò
con il sostegno di: Anghiari Dance Hub, Fondazione Fabbrica Europa, Le Murate. Progetti Arte Contemporanea
Residenze: TheaterHaus Berlin Mitte, Spazio Seme, Il Vivaio del Malcantone

L’ape regina è madre unica del suo popolo e possiede gli attributi dei due sessi. Maeterlinck

Le api sono animali sociali, da sempre considerati strettamente legati all’uomo, vivono in società matricentriche altamente strutturate e, se isolate dal resto dello sciame, muoiono in poco tempo, tanto che Steiner dice a volte di considerare l’alveare come un unico organismo, un solo corpo  formato da molti; come un corpo, buio al suo interno  ma governato dalla luce nei suoi meccanismi.  L’alveare è popolato da una sola Regina fertile, da un numero esiguo di maschi, detti fuchi e da un numero di femmine sterili, dette operaie di quattro o cinque volte superiore a quello dei maschi.
La danza delle api è il processo da queste usato per scambiarsi informazioni relative all’ambiente esterno all’alveare con un codice simbolico. Corpi informati che si muovono nello spazio secondo schemi d’onda.
Qual è il confine tra movimento e comunicazione, tra apprendimento di uno schema d’azione e codificazione di un linguaggio?

“ B E E è un’indagine sulla percezione del movimento. Il nostro progetto si muove su due piani: sul piano estetico/iconico indagheremo analogie e divergenze fra la società delle api e la società occidentale contemporanea, analizzando gli archetipi legati al potere nella sua forma femminea esplorando l’immaginario legato ai generi. Sul piano coreografico/sperimentale innescheremo meccanismi di comunicazione tramite cellule base di movimento e studieremo la trasmissione di codici semplici di movimenti, richiamandosi alle scoperte di Bernstein sul ballerino come fronte d’onda.”

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